Storia

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Lo Spedalicchio, nel corso dei secoli, ha sempre costituito un luogo di ospitalità per i viandanti lungo il cammino tra la città di Perugia, centro di potere politico, e la città di Assisi, centro religioso.
Con l’inasprirsi delle contese tra le due città stato, nella seconda metà del XV sec. il comune di Perugia dette inizio alla costruzione di una fortificazione militare posta a presidio del confine del proprio territorio, lungo un’importante via di comunicazione.
Con l’affermarsi dello Stato Pontificio, venne meno l’importanza militare dell’insediamento favorendo il sorgere di un borgo addossato alla parete interna della cerchia muraria difensiva.
La nobile famiglia perugina dei conti Eugeni, nella seconda metà del XVII sec. costruì la propria residenza di campagna per farne il centro delle sue attività agricole, inglobando nell’edificio un’antica torre medievale.
Lo Spedalicchio posto all’estremità della Valle Umbra Nord, equidistante tra le città di Perugia e di Assisi, è ben collegato con la viabilità nazionale e del luogo.

Castello cinque miglia distante da Perugia, di forma quadrata, posto a mezzogiorno sulla strada che conduce a Foligno, e confinante col territorio di Assisi.

STORIA CIVILE
Quel pietoso provvedimento, che fu preso da molte città dell’Italia, di costruire ospizi in vicinanza de’ fiumi mancanti di ponti, a fine di darvi ricetto a passaggieri, che nelle gran piene non avessero potuto valicarli, pare che desse motivo fin da’ più antichi tempi ai popoli di Perugia di fabricare in vicinanza del Chiagio una qualche Casa di Ospitalità, La quale poi si chiamò Spedalicchio.

1309 – Furono ordinate da’ Magistrati alcune case nel Castello dello Spedalicchio per comodità de’ passaggieri e viandanti.

1310 – Fu rinovato lo stesso ordine, e perché per le guerre passate questo Castello era quasi distrutto, fu decretato che vi si rifacessero almeno venticinque case da quelli, che avevano in quel distretto le loro possessioni; e per viepiù spronarli a farlo, si obbligò la Città di Perugia di dare a tutti quelli, che vi fabbricassero, una mina di terra della Comunità atta a far grano, o da farvi orzo, e ne fu data cura a Corrado di Giacomo, Prior de’ Leprosi dello Spedale di Colle.[ … ]Era stato questo luogo fortificato nel 1369, per premunirsi dalle Armi del Papa.

1379– Fu ordinato da’ Magistrati, che allo Spedalicchio si facesse un Castello, o fortezia a quel miglior modo che fosse paruto a’ due Commissari eletti per rivedere le castella del contado; e l’anno seguente fu affrettata questa fortificazione; impiegando circa 500 fiorini d’oro, tolti in prestito dagli Ebrei, per difesa di Assisi, di Bettona, e di altre terre di que’ contorni.

1383 – Fu proveduto con danari perché si compisse la fabbrica di questo Castello, obbligando quelli, che avevano terreni in quella parte, a somministrare i danari e operai.

1384 – Nel mese di Marzo fu mandato un rinforzo di munizioni di bocca, e da guerra, al Castello dello Spedalicchio.

1388 – Dalla Città furono eletti nuovi Commissari per ultimare la fabbrica di questo Castello, e vi furono assegnati 2000 fiorini di cui la comunità di Assisi era debitrice con Perugia.

1399 – 21 Agosto: Fu similmente ordinato, che colla contribuzione de’ Brufani, e di altri circonvicini si fortificasse talmente, che si potesse difendere da qualunque impeto de ‘ nemici.

1399– In quest’anno medesimo, il 19 Decembre i popoli dello Spedalicchio per la miseria in cui eran ridotti per motivo della guerra, specialmente in tempo dell’occupazione, ed assedio di Brufa, furono per quest’anno assoluti dalle tasse.

1441 – Determinò il magistrato, che si spendessero trecento fiorini per fare in questo luogo nuove fortificazioni.

1452 – Fu volto alla fabbrica della Rocca dello Spedalicchio tutto ciò che si sarebbe ritratto dalle pene de’ fraudi, che si facevano nell’Archivio, e nel porre le terre a catasti […]. Trovandosi dunque innanzi così questa fabbrica, gli Assisani, che mal volentieri la sopportavano, diedero ordine, che niuno del loro territorio desse aiuto, né con opere manuali, né con alcuna sorta di bestie a quell’opera; di che sdegnati i Perugini, ordinarono, che niun Assisano potesse avere officio alcuno nel territorio perugino, e suo dominio, e che ne pure alcun Perugino in que’ luoghi, o ve fosse andato in officio, potesse seco condurre verun Assisano.

1457– [ .. ] Fu nuovamente ordinato, che si attendesse a fabbricare quel luogo, e vi furono assegnati per cinque anni i sussidi di sei Castelli; e questi Castelli, o Ville furono Brufa, lo Spedalicchio, Colle della Strada, Villanuova di Colle, S. Emiliano di Ripa, e S. Giglio di Colle.

1470 – Non essendo ne anco in quest’anno dato termine alle fortificazioni dello Spedalicchio, fu stabilito dal General Consiglio, che per altri cinque anni, da cominciare nel 1471, si impegnassero a quest’effetto le sopradette entrate ascendenti a 224 fiorini l’anno.

A capo degli stipidi della Porta dello Spedalicchio, la quale riguarda verso Perugia, si vede incastrata una pietra quadra, in cui si vede scolpito “VIA GHISLERIA” con che vuole indicarsi che la bella strada da detto luogo a Colle fu fatta in tempo che era Governatore di Perugia Pietro Ghisleri nel 1577 in seguito di un ordine autone da Roma con lettera del dì 30 Ottobre di detto anno.”
(da G. Beiforti – A. Mariotti “Citta e contado di Perugia … ”)